La donna


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Klimt

Ed. artistica

Un piccolo accenno alla vita

A partire dal 1900 fino alla sua morte, Gustav Klimt domina il panorama artistico nella capitale dell’impero austro-ungarico. La Vienna di Sigmund Freud, la Vienna della Belle Epoque, una città ammirata in tutto il mondo per le sue qualità e diversità artistiche e culturali. Klimt nasce nel Luglio del 1862 a Baumgarten, vicino Vienna, da una famiglia molto modesta, la cui situazione peggiora notevolmente a causa della crisi economica in Austria.
Klimt inizia la sua carriera come artista ufficiale, realizzando decorazioni pittoriche di diversi edifici pubblici. Nel 1898 si inaugura la prima mostra della Secessione viennese, movimento artistico costituitosi l’anno prima con Klimt presidente. La secessione si prefigge tre scopi: permettere ai giovani artisti promettenti di esibire le proprie opere; portare a Vienna i migliori artisti stranieri; pubblicare una propria rivista, Ver Sacra.
Gustav Klimt è il pittore più rappresentativo dell’Art Nouveau (o stile Liberty), che esprime le aspirazioni della società borghese della Belle Epoque. Le sue opere sono influenzate dal Simbolismo, ma egli riduce tutto a elemento ornamentale, ricco d’oro e di colori festosi e con intarsi che ricordano la pittura gotica e i mosaici bizantini.
Klimt ci lascia nel 1918, con un’eredità artistica di eccezionale ricchezza.

Lo Stile e l'Opera

Elemento chiave dei lavori di Klimt è la figura femminile


L’ideale di bellezza per Klimt è la donna giovane e seducente, che però denota, in particolare nei disegni, malinconia e solitudine. In sostanza, nella sua opera, Klimt si oppone alle idee conservatrici, realizzando dipinti che rappresentano i sogni, le speranze, le paure e le passioni dell’uomo.
Le opere di Klimt rappresentavano una novità per il momento storico (fine 800 inizi 900), perché in contraddizione con il gusto accademico dell’epoca. In quel periodo, infatti, si andava pazzi per la donna giunonica, morbida, grandi forme. Ufficialmente, nella scultura e nella pittura dell’epoca, si celebrava la sensualità opulenta di donne con i seni pesanti, i fianchi larghi, il ventre rotondo, le cosce massicce. Gli schizzi segreti del viennese Klimt, fondatore della Secessione, mostrano il gusto per una fanciulla esile, le braccia magre, le

pose provocanti. Nelle modelle schizzate dall’artista, emergono lunghe chiome, grosse ciglia, occhi bistrati, labbra fini, seni piccoli, fianchi sottili e gambe nervose in segreta sfida con le floride bellezze del tempo. Quasi un antesignano dei modelli di bellezza dei nostri anni ’70, o dei più recenti anni ’90.
Klimt celebra nei suoi dipinti la donna e l’eros usando simbolicamente l’oro. L’ideale di bellezza per Klimt è la donna giovane, erotica e seducente nei confronti dell’uomo. Klimt ritrae molte donne: la femme fatale ricorrente nella cultura occidentale, la tentatrice sensuale e distruttiva, una donna pericolosa per l’uomo: bella, affascinante, crudele, bramata e odiata, la donna, protagonista ricorrente, protagonista dell’iconografia dell’età del Decadentismo.
In sostanza, nella sua opera, Klimt si oppone alle idee conservatrici, realizzando dipinti erotici e simbolici che rappresentano i sogni, le speranze, le paure e le passioni dell'uomo.


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