La donna


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I nostri anni

Storia

I nostri anni

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.
Una celebrazione, quella del 2011, un po’ speciale, visto che ricorre il centenario di questa giornata internazionale della donna (la prima infatti fu celebrata nel 1911) che serve a ricordare prima di tutto le difficoltà dell’ottenimento di alcuni diritti ritenuti fondamentali.
Il movimento femminile riprende vigore e nel 1949 viene pubblicato il saggio di Simone de Beauvoir, “il secondo sesso” in cui si sottolinea: “ la donna è sempre stata, se non la schiava, la suddita dell’uomo; i due sessi non si sono sempre divisi il mondo in parti uguali e ancor oggi, nonostante la sua condizione si stia evolvendo, la donna è ancora handicappata…

Con il boom economico degli anni 50’ e 60’ si formano associazioni che puntano a migliorare le condizioni della donna soprattutto in ambito lavorativo: libero accesso a tutte le professioni, comprese quella di magistrato.

Nel corso degli anni 70’ prende forza il Femminismo che passa dall’idea precedente di emancipazione(attraverso il voto, l’istruzione, il lavoro) a quella di liberazione, cioè riconoscere alla donna la sua specificità rispetto all’uomo.
In Italia sono introdotte leggi considerate grandi conquiste femminile come la legge sul Divorzio nel 1970 e quella sulla Maternità del 1971 che estese la tutela della maternità a tutte le donne lavoratrici indipendenti.

Negli anni 90’ vanno ricordate la legge sulle Pari Opportunità e quella sulla Violenza sessuale, che non è più un delitto contro la morale, ma contro la persona.
Per concludere si può essenzialmente dire che la situazione della donna anche in Italia sia migliorata negli ultimi 40 anni, ma ancora molta strada è da fare, perché, nel mondo, la condizione della donna non è omogenea, anzi esiste una grande differenza fra la condizione della donna da oriente a occidente.
In molti paesi guidati da regimi totalitari o integralisti, il ruolo della donna è di totale sudditanza all’uomo. In molti paesi islamici la donna è velata, non può uscire e svolgere alcun lavoro al di fuori della casa come in Afghanistan, retto dai talebani. In alcune regioni africane la donna viene venduta o sottoposta a mortificanti mutilazioni.


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