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Afghanistan

Geografia

Storia recente: Nel 1973, dopo l'abbattimento della Monarchia, l'Afghanistan diviene una repubblica presidenziale, ma un colpo di stato nel 1978 porta al governo un regime comunista.
Segue una lunga e sanguinosa guerra civile, con l'intervento delle truppe sovietiche da un lato, a fianco del governo, mentre dall'altro USA e Pakistan sostengono la guerriglia islamica.
La guerra si conclude nel 1989 con il ritiro dell'esercito sovietico e la vittoria islamica.
Il bilancio di questi anni di conflitto fu di un milione di morti e circa 5 milioni di rifugiati all'estero.
Molti sono anche gli adulti, ma soprattutto i bambini, uccisi o mutilati dai 10 milioni di mine antiuomo sovietiche disseminate sul terreno.
Le tensioni tra le diverse etnie e i gruppi religiosi del paese non si placano con la fine della guerra.
Nel 1996 s'impone il potere le milizie integraliste dei talebani, gli "studenti del Corano", che instaurano un regime fondamentalista islamico, basato sulla rigida imposizione della legge coranica.
Il contrasto con le forze di opposizione, riunite nell'Alleanza del Nord, diventa più aspra, portando ad un aperto conflitto.
Nel 2001, dopo gli attentati alle torri gemelle di New York e Washington, gli Stati Uniti hanno chiesto ai talebani la consegna di Osama bin Laden, il miliardario saudita ritenuto l'ispiratore degli attacchi terroristici che, si credeva rifugiato in Afghanistan.
Al rifiuto dei talebani, gli Stati Uniti e la NATO intervengono militarmente, a fianco dell'Alleanza del Nord,.
In breve il regime dei talebani crolla e nel paese s'instaura un governo transitorio, guidato da Hamid Karzai, con l'obiettivo di ricostruire il paese distrutto e di migliorare la drammatica situazione del popolo.
Nel 2004 le prime elezioni presidenziali confermano Karzai alla guida del governo.
Nel 2002 è stato firmato un accordo, sotto l'egida dell'ONU, per il dispiegamento sul territorio di una forza multinazionale al comando della NATO, per garantire la sicurezza nel paese.
I talebani si rifugiano nel sud al confine con il Pakistan, e continuano azioni di guerriglia e attentati terroristici nei confronti di obiettivi militar, ma anche civili.

Territorio e confini:

L'Afghanistan è uno stato dell'Asia centrale che confina ad ovest con l'Iran, a sud e a est con il Pakistan, a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella regione più a est della nazione (corridoio del Vacan).

  • La sua superficie è di 647.500 km² e conta 31.800.000 abitanti.
  • Per avere un'idea delle proporzioni, l'Italia ha una superficie di 301.336 km² con una popolazione di 60.400.000. L'Afghanistan è dunque grande il doppio e conta la metà di abitanti.
  • Il suo nome esatto è "Repubblica Islamica dell'Afghanistan".
  • Le lingue ufficiali sono Pashto e il Persiano (Dari).?Capitale Kabul (3.199.000 abitanti).
  • La forma di governo è Repubblica presidenziale.
  • È indipendente dal 1919, quando il Regno Unito ha la sciato il dominio.
  • È membro dell'Onu dal 1946.
  • Il fuso orario è di 3.30 ore avanti quella italiana.


Morfologia:

  • Privo di sbocchi al mare e prevalentemente montuoso (per l'80% è a un'altitudine compresa tra i 600 e i 3.000 m), il territorio è dominato dall'Hindukush, che taglia in due il paese e che tocca con il Tirich Mir, al confine con il Pakistan, la quota di 7690 m.
  • Verso nord-est il sistema si salda con i massicci del Pamir e del Karakoram, mentre a sud-est si congiunge con i monti Sulaiman, in cui si aprono le vie d'accesso all'India e importanti "porte storiche" dell'Asia.
  • L'Hindukush prosegue a ovest con i rilievi marginali dell'Iran.
  • Più a sud, si apre a ventaglio in una serie di catene parallele che digradano verso l'altopiano desertico del Rigestan e la depressione salina del Sistan.
  • Nell'estremità settentrionale del paese si estende una limitata area pianeggiante.


Idrografia: La maggior parte dei fiumi (Helmand, Hari Rud, Morghab) ha origine dalle catene centrali e defluisce nei bacini desertici meridionali, con la sola eccezione del Kabul, tributario dell'Indo.

Clima: L'Afghanistan è caratterizzato da un inverno rigido e un'estate torrida.

  • Durante l'inverno la temperatura può scendere fino a -15° ed è questo anche il periodo più piovoso dell'anno.
  • L'estate è caratterizzata da un clima molto caldo e secco, meno in altitudine dove le sere sono fresche.
  • I mesi migliori per il viaggio sono aprile, maggio e ottobre.
  • La forte aridità che caratterizza questa regione è causata da un clima di tipo continentale, con frequenti venti secchi e forti escursioni termiche, sia diurne sia stagionali.
  • Il paesaggio, arido e brullo, è dominato dalla steppa, sfruttata come pascolo.
  • Le ridotte aree forestali, composte da cedri, pini e altre conifere, noccioli, ginepri, frassini, sono limitate ai versanti meridionali delle catene lungo il confine pakistano, che beneficiano dell'influsso monsonico.
  • Il paese è popolato da numerose specie di animali tra cui orsi, gazzelle, sciacalli, volpi, ma anche cammelli dromedari, scimmie, cavalli e muli, oltre la pecora karakul da cui si ricava una lana pregiata.


Popolazione: La popolazione è composta da afgani e pathani (55%), tagiki (20%), uzbeki (9%) e hazari (9%). È distribuita soprattutto sugli altipiani e raggiunge una modesta densità.

Lingue: Le lingue parlate sono il Pashto, 35%, il Persiano (Dari), 50%, altre 2%.


Religioni: La religione principale dell'Afghanistan è quella musulmana a maggioranza sunnita. Sono presenti minoranze di osservanza sciita nel centro del paese e, a ovest, a ridosso del confine con l'Iran.
Nel Paese la libertà religiosa è limitata.
L'ordinamento islamico tradizionale prevede infatti libertà di culto per i non musulmani di nascita, ma anche la pena di morte per il musulmano che si rende colpevole di apostasia.? ?

Economia:CL'Afghanistan è uno dei paesi più poveri del mondo, ridotto alla fame dalla guerra, con poche risorse, infrastrutture e servizi insufficienti e il più alto indice di mortalità infantile di tutta l'Asia.

  • L'economia si basa sull'allevamento nomade e su un'agricoltura di sussistenza.
  • L'unica coltivazione redditizia è quella del papavero da oppio, per il quale l'A. detiene i ¾ della produzione mondiale. Negli ultimi anni la produzione di oppio e di eroina è aumentata, tanto che secondo stime dell'ONU questa attività costituisce 1/3 dell'intera economia afghana.
  • I proventi del commercio illegale di droga, destinata quasi tutta al mercato europeo, finiscono nelle mani di pochi e servono a finiziare la guerriglia e le attività illecite, alimentando una diffusione corruzione anche tra le autorità locali.
  • L'agricoltura, il settore più rilevante dell'economia del paese, produce raccolti sufficienti a soddisfare il fabbisogno interno e in parte destinati all'esportazione. Le colture più diffuse sono frumento, granturco, riso, orzo, ortaggi, frutta e nocciole, a cui si aggiungono semi di ricino, robbia (usata per le tinture di colore rosso), assafetida (una resina medicinale), tabacco, cotone e barbabietola da zucchero, destinati all'industria. L'Afghanistan è inoltre ritenuto il maggiore produttore di oppio del mondo. L'allevamento degli ovini fornisce grandi quantità di carni, lana e pelli conciate, in parte destinate al consumo interno e in parte all'esportazione; di grande pregio, in particolare, è la pelle della pecora karakul, molto diffusa nel paese. Altri capi d'allevamento sono rappresentati da cammelli, cavalli, asini, bovini, caprini e pollame.
  • Il settore secondario, nel suo complesso, ha subito gravi danni nel corso della guerra.
  • Tra gli anni Sessanta e Settanta l'industria manifatturiera conobbe un periodo di notevole sviluppo: il settore tessile, in particolare, raddoppiò la produzione di tessuti e filati di lana e cotone, che rappresentano tuttora la principale voce nelle esportazioni del paese.
  • Sono presenti inoltre zuccherifici, cementifici, fabbriche di laterizi e scarpe, ubicati soprattutto nel distretto di Kabul; rilevante è inoltre l'esportazione dei tappeti che rappresentano il prodotto principale dell'artigianato locale.
  • Le notevoli risorse minerarie del paese comprendono oro, argento, rame, berillo e lapislazzuli, oltre a zolfo, ferro, cromo, zinco e uranio, i cui depositi non sono ancora stati completamente sfruttati a causa della difficoltà dei trasporti e della mancanza di specifiche competenze tecniche e di macchinari. Notevole è inoltre la produzione di sale (che soddisfa la domanda interna), di carbone e di gas naturale.
  • Trasporti I collegamenti interni sono estremamente limitati a causa delle condizioni impervie del territorio: il paese non è infatti dotato di una rete ferroviaria e i corsi dei fiumi sono solo in piccola parte navigabili e principalmente utilizzati per il trasporto del legname. La rete stradale, il cui tratto principale collega Kabul alle città più importanti, si estende per circa 21.000 km.
  • Dromedari e altri animali da soma sono ampiamente utilizzati per il trasporto delle persone e delle merci.


Città Kabul, la capitale, Kandahar, Herat, Mazar-e Sharif.


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